Zuppa di miso e sashimi. È la dieta tutta proteine che Kit Harington deve seguire per ragioni di copione. Domando se gli pesa. Parecchio, risponde. Del resto, al terzo posto della lista delle cose per cui gli piace spendere, dopo giacche e occhiali da sole, ci sono i ristoranti. Un’altra cosa che gli pesa non poco è la «condanna a lavorare in posti freddi». In Islanda, per esempio, dove ha trascorso gran parte degli ultimi tre anni sul set del Trono di spade. Nella serie Tv, un fantasy con dovizia di re, draghi, magie, sanguinose battaglie, più ammazzamenti vari ad personam e, per chi sopravvive, tanto sesso, Harington interpreta Jon Snow, il figlio illegittimo di Eddard Stark, Lord di Winterfell che, per dare un’idea del tasso di mortalità dei personaggi della serie, è stato decapitato nella prima stagione.
La scorsa primavera, invece, si è congelato a Toronto, in Canada, dove ha girato Pompeii del regista Paul W. S. Anderson. «La prima volta che me ne hanno parlato, ho pensato: “Come minimo si va a girare a Roma”». E, invece, no: altro freddo e, in più, la dieta. A Toronto, Kit Harington aveva già girato un altro film, Silent Hill: Revelation 3D. E già allora gli era piaciuta così così. Se freddo dev’essere, spiega, molto meglio l’Islanda.
«Là il paesaggio è stupendo e la gente del posto è adorabile, aperta, gentile. E c’è un sacco di bella musica». Ma forse c’entra il fatto che neppure quel film gli era piaciuto tanto. Quando gli dico che non l’ho visto, lui ribatte: «È orribile. Lasci perdere». Del Trono di spade, invece, è entusiasta. Difficile immaginare il contrario visto che in pochi mesi quella serie ha rivoluzionato la sua vita di giovane attore di teatro londinese, aprendogli porte che neppure pensava esistessero. Ed è contento anche di Milo, il suo personaggio in Pompeii, la sua prima parte importante al cinema: «Interpreto un gladiatore», dice, «e voglio vendicare la mia famiglia che è stata uccisa dai Romani».
È per questo che sta a dieta? «Per gran parte del film recito mezzo nudo. Per forza di cose devo apparire muscoloso e in forma».
Vedo già il poster appeso nelle camere delle ragazzine. «Preferisco non pensarci. Trovo bizzarro anche solo il fatto che la gente mi riconosca per strada. Non ho mai pensato di fare l’attore per diventare famoso. Parte dei soldi che prendi per questo lavoro paga la perdita dell’anonimato. Ha senso, ma non mi ci sono ancora abituato».
È vero che la sua ragazza ideale al ristorante ordina l’hamburger invece dell’insalata? «Non mi piacciono le donne troppo attente al proprio corpo. Adoro mangiare, vorrei una persona ...
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